Agopuntura e i suoi benefici

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Le conoscenze scientifiche dietro a questa pratica medica Cos’è esattamente e come funziona? Ci sono studi ufficiali che ne comprovano l’efficacia? Quali patologie si possono curare? Possono praticarla tutti i medici e sono necessarie esperienza e competenze specifiche?

Per saperne di più ne parliamo con il dottor Antonio Gorini, un medico che ha scelto la mission professionale di mettere al centro la persona nella sua complessità e trovare la cura che sia personalizzata e volta a ristabilire uno stato di salute prolungato.

Semplificando il tutto, di cosa si tratta?
“L’agopuntura fa parte della Medicina Tradizionale Cinese (MTC). Insieme ad essa vi è la Fitoterapia e la Nutrizione. La MTC nasce nel suo insieme per prevenire le malattie e, quindi, promuovere il benessere. Tant’è che si narra che in antichità il medico cinese non si facesse pagare qualora un suo assistito si ammalasse, proprio perché il suo compito era quello di non farlo ammalare. L’agopuntura consiste nel posizionare degli aghi su punti particolari della pelle che sono i punti di agopuntura, posizionati lungo vie energetiche che corrono lungo il corpo, i meridiani. La stimolazione di questi punti porta l’organismo a ritrovare l’equilibrio e a risolvere molti disturbi”.

Rientra nel novero della medicina alternativa, ad oggi possiamo dire che è anche riconosciuta dalla comunità medico-scientifica?
“Rientra tra le medicine tradizionali e complementari. Il termine alternativo è ormai desueto, poiché oramai si è capito che la miglior terapia è quella che integra tutti gli strumenti migliori a disposizione. E’ riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) da molti anni e anche dai Ministeri della salute dei vari paesi. L’OMS ha previsto un piano di implementazione di tutte le medicine tradizionali nel mondo per la loro efficacia e il supporto olistico che danno nei vari sistemi sanitari nazionali”.

Ci sono studi che ne compravano l’efficacia?
“Gli studi sono ormai numerosi anche in occidente. Si è dimostrata l’efficacia in confronto con farmaci e anche con aghi messi in punti non di agopuntura e si è visto che solo pungendo i punti lungo i meridiani si aveva un effetto terapeutico, peraltro non inferiore a quello ottenuto con i farmaci”.

Quali sono i campi di azione, nel senso quali patologie si possono curare con l’agopuntura?
“Basti pensare che ogni centro di terapia del dolore utilizza l’agopuntura per capire il suo ruolo centrale nella gestione del dolore. Dolore osteomuscolare o neurogeno, riduzione degli effetti collaterali da chemioterapia, riequilibrio ormonale, trattamento degli stati d’ansia e di depressione, l’insonnia, tanto per citare alcune indicazioni”.

Oltre ad essere una terapia alternativa può essere considerata anche integrativa ad altre terapie?
“Certamente! L’unione fa la forza. Non vi è nessun impedimento ad usare altre armi terapeutiche anche di altri campi tradizionali come l’ayurveda, l’omeopatia, e ovviamente la fitoterapia e la chimica farmaceutica”.

Ci sono controindicazioni?
“Sono molte poche. In gravidanza bisogna evitare alcuni punti che possono stimolare le contrazioni uterine per il resto è molto sicura”.

Come funziona e come agisce in termini semplici?
“L’ago stimola dei riflessi neuro-ormonali ed energetici per cui si ha una risposta di sostanze biochimiche e segnali biofisici, che vanno a rinforzare quelli mancanti o a disperdere quelli in eccesso. Alcuni segnali e molecole hanno effetto diretto sul sintomo, altri agiscono nel regolare l’intero sistema che ha perso l’equilibrio. Una vera medicina olistica, cioè che guarda sempre l’insieme e mai il particolare”.

Sicuramente esiste nell’ambito medico-scientifico un’ampia fetta di chi associa questa pratica a stregonerie varie… Qual è la risposta più intelligente e definitiva che si può dare da chi è affetto da scetticismo cronico?
“Direi prima di tutto che se fosse una pagliacciata non sopravvivrebbe da più di 6000 anni e non sarebbe inclusa nella maggior parte dei sistemi sanitari del mondo. Dopo di che basta andare a leggere i numerosi studi e libri pubblicati e sentire i miliardi di persone che la usano. Solo in Cina superiamo il miliardo…”.

Ovviamente non tutti i medici possono praticarla perché richiede preparazione. Qual è il percosso che bisogna fare per diventare un medico esperto di agopuntura?
“E’ una medicina molto complessa che richiede molti anni di studio e pratica. Per legge per esercitare l’agopuntura bisogna essere medici e aver frequentato un corso quadriennale in una scuola riconosciuta oppure un master universitario di II livello”.

Nell’ambito della tua esperienza di medico che pratica anche l’agopuntura, ti è mai capitato di avere a che fare con un paziente scettico e che poi si è ricreduto?
“Ma sì, molti. Purtroppo, spesso l’accesso alle medicine complementari avviene “come ultima spiaggia”, cioè lo scetticismo è battuto dallo stato di necessità. ‘Ho provato di tutto senza risolvere, non mi resta che…’. Con grande soddisfazione mia e stupore del paziente spesso si risolve il problema grazie al fatto che l’approccio di MTC permette di vedere la problematica in modo diverso con sguardo a 360^ sul piano non solo della struttura, ma anche funzionale e mentale. Fatta la diagnosi a quel punto la terapia dà i suoi risultati. Altro fattore importante è riuscire a spiegare in termini semplici e moderni il funzionamento di tutto ciò e far capire che dietro vi sono straordinarie conoscenze scientifiche, talmente incredibili che ancora oggi non riusciamo a spiegarci come sia possibile che fossero note diversi millenni fa”.

 

Studio Dr. Antonio Gorini
Via Archimede, 138 – Roma
www.biofisimed.eu
Tel 06.64790556 (anche whatsapp)
antonio.gorini@biofisimed.eu
https://www.miodottore.it/antonio-gorini/internista-nefrologo-omeopata/roma

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