Da nord a sud del nostro bel Paese, in occasione delle feste comandate si assiste a riti paralleli, di natura squisitamente gastronomica e pasticciera. Ogni luogo, dalle grandi città ai piccoli borghi, propongono una serie di piatti e dolci tipici.
Pasqua non fa eccezione, con una “fioritura” di sapori, profumi e tradizioni che ci legano alle radici, e che vengono tramandati per continuare a raccontare una storia importante: quella della devozione, della famiglia e delle celebrazioni che esprimono il senso di fede e comunità.
È questo il caso della Pizzella, dolce tipico abruzzese – che nasce e vede la sua massima espressione di golosità a Pratola Peligna (Aq), borgo caratteristico dell’omonima valle, dove si tramanda con grande cura e attenzione.
Un’eredità raccolta anche da Rosalia Alessandra Petrella, la cui Pizzella è davvero molto più di un dolce, ma racconta una storia di famiglia – affetti – legame con il territorio.
La pizzella di Rosaria Alessandra parla della mamma, da cui ha ricevuto la ricetta tradizionale – che lei arricchisce con particolari gustosi e nuovi, pensati proprio in occasione delle festività; parla del papà, che forgia il ferro – strumento caratteristico per la sua realizzazione – e sul suo sono state incise anche le iniziali (RAP).
Nasce così la pizzella pasquale, che lei ha deciso di rinominare “Pasquella” – un vero e proprio omaggio al territorio, ad una terra genuina, forte e creativa.
La “Pasquella” di Rosaria Alessandra Petrella è stata tra le dolci prelibatezze segnalate anche dal Tg5: rigorosamente fatta in casa, con aggiunta di uvetta, granella di mandorle, macedonia di canditi, zuccherini. Per una Pasqua tradizionalmente gustosa!