La tragedia che ha colpito la piccola Agnese, bambina di un anno dimenticata in auto sotto il sole dal papà (fatto accaduto ieri nella provincia di Venezia) pone ancora una volta alla ribalta il fenomeno dell’amnesia dissociativa e come si ricollega alla Sindrome del Bambino Dimenticato (Forgotten Baby Syndrome).
Dal 1998 a oggi, negli Stati Uniti, il dimenticare bambini piccoli in auto ha causato oltre 800 decessi. In Italia, anche se meno diffuso, questo fenomeno ha avuto una notevole rilevanza mediatica e tali casi di cronaca sono spesso ritenuti “inammissibili” agli occhi dell’opinione pubblica. Gli esperti in ambito psicologico e comportamentale, però, spiegano che incidenti di questo tipo possono essere conseguenza di una forma di amnesia involontaria detta amnesia dissociativa che si manifesta attraverso la “sindrome del bambino dimenticato” o Forgotten Baby Syndrome (FBS).
La FBS è un tipo di amnesia dissociativa che può colpire chiunque, indipendentemente dal loro livello di attenzione o amore per il bambino. Questo disturbo si verifica quando un genitore o un tutore, a causa di uno stress intenso, cambiamenti nella routine quotidiana o semplicemente di una distrazione significativa, dimentica temporaneamente che il bambino è in auto.
La mente umana, in situazioni di stress o sovraccarico, può seguire percorsi automatici basati sulle abitudini. Questo significa che un adulto, sovraccaricato da pensieri o preoccupazioni, può entrare in “modalità automatica” e seguire la propria routine senza essere pienamente consapevole delle azioni che sta compiendo. Questo può portare a dimenticare il bambino in auto, specialmente se non è usuale che quel genitore porti il bambino con sé o se ci sono variazioni nella routine normale.
La Forgotten Baby Syndrome è una condizione riconosciuta e studiata da molti psicologi. Le vittime di questa sindrome spesso non mostrano segni di negligenza o disattenzione intenzionale. È una condizione che può colpire chiunque, rendendo ancora più importante la sensibilizzazione e la prevenzione.
Per prevenire simili tragedie, gli esperti consigliano diverse strategie, come lasciare un oggetto essenziale (ad esempio, una borsa o un telefono) sul sedile posteriore vicino al bambino, impostare un promemoria sul telefono per verificare sempre il sedile posteriore prima di chiudere l’auto, e adottare tecnologie di sicurezza che avvisano la presenza del bambino in auto.
Diagnosi e trattamento dell’amnesia dissociativa transitoria
Per diagnosticare tale stato vanno prima di tutto escluse alcune condizioni patologiche, come: la presenza di crisi epilettiche, la sindrome dell’amnesia globale transitoria, traumi cranici o l’assunzione di sostanze psicotrope.
Scartata la presenza di condizioni come quelle citate sopra e riconosciuti i segnali tipici dell’amnesia dissociativa, lo scopo del trattamento è quello di alleviare i sintomi e controllare qualsiasi problema comportamentale. In tali circostanze, è importante aiutare la persona a esprimere ed elaborare i suoi ricordi dolorosi e a trovare o sviluppare nuove strategie per gestire il problema.
Il modo più efficace per approcciare questo tipo di amnesia dipende dall’individuo e dalla gravità dei sintomi. Il trattamento spesso raccomandato per l’amnesia dissociativa è la psicoterapia e in particolare la psicoterapia cognitivo-comportamentale. Le tecniche cognitivo-comportamentali, infatti, si sono dimostrate particolarmente utili per il controllo di alcuni sintomi come la gestione dell’ansia e delle crisi d’ira, la ristrutturazione dei pensieri negativi e il miglioramento della comunicazione interpersonale.