Nella giornata di ieri al Viminale il Ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, ha incontrato il Segretario generale dell’Interpol Jürgen Stock. Durante l’incontro, è stata ribadita l’importanza di una solida collaborazione tra gli Stati e Interpol nella lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo che ormai hanno una proiezione sovranazionale.
Nell’ambito della cooperazione tra il Viminale e l’Interpol assume particolare rilevanza il programma I-Can (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta), che attualmente coinvolge 18 Paesi.
Grazie a questa iniziativa, di prevenzione e contrasto alla ‘Ndrangheta, sono già stati arrestati 46 latitanti ed è in corso lo sviluppo di sempre più intense e mirate forme di collaborazione di polizia.
Di particolare importanza è anche l’avvio, a luglio, del nuovo progetto denominato “Identity”: uno strumento che consentirà di identificare i migranti giunti irregolarmente in Italia e che servirà a fronteggiare il potenziale rischio di infiltrazione di soggetti pericolosi per la sicurezza.
Nel corso del bilaterale, è stato evidenziato che l’attuale contesto geopolitico ci pone di fronte a nuove sfide, che richiedono una risposta coordinata a livello europeo e internazionale.
Pertanto, sarà necessario il massimo sforzo congiunto tra Forze di Polizia dei Paesi in cui operano le organizzazioni criminali dedite al traffico di esseri umani.
All’incontro ha partecipato il Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza-Direttore Centrale della Polizia Criminale Vittorio Rizzi.