Emanuela Del Zompo: “L’esigenza di combattere per i diritti delle donne, così nasce il personaggio di Kaira”

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Sta portando avanti un bel progetto che s’intitola “La Leggenda di Kaira”, che ha una motivazione, oltre che artistica, anche sociale. Lei è Emanuela Del Zompo, donna energica e dalle mille risorse.
“Ci sono ancora così tanti pregiudizi soprattutto nell’ambito del lavoro o di una professione carrieristica che riguardano le donne” esordisce Emanuela Del Zompo durante l’intervista. “Ho sentito la necessità, di creare una super-eroina a difesa delle donne, perché il mondo e la società ha necessità di un cambiamento profondo, inoltre perché ho subito in prima persona la violenza fisica, psicologica, emotiva, l’ostruzionismo ed il mobbing nel lavoro ma anche il bullismo (quest’ultimo a volte praticato anche dalle donne ahimè)”.
 
Cosa significa subire violenza fisica e psicologica?
Significa che nell’ambito di una relazione, purtroppo l’uomo possessivo e violento esercita il suo potere prima per ferire fisicamente la donna ( ne sò qualcosa perché sono stata picchiata da un ex fidanzato), poi per distruggerla psicologicamente ed emotivamente! Ma questo non mi è successo solo nell’ambito di una relazione sentimentale ma anche professionale soprattutto la violenza psicologica e l’ostruzionismo. Di recente avevo stipulato un contratto con una società per realizzare un mio progetto sui diritti delle donne, ironia della sorte uno dei soci dell’ azienda con cui dovevo lavorare mi ha fatto avances a sfondo sessuale, per usare il termine corretto, harrassment e quando ha capito che non scendevo a compromessi c’è stato addirittura ostruzionismo, mi ha praticamente “parcheggiato” ed impedito di realizzare il mio lavoro con perdita di tempo e denaro ma soprattutto con un forte disagio emotivo da cui ne è derivata frustrazione, minando l’autostima e tutto ciò che ne deriva. In un’ altra occasione addirittura mi sono sentita dire che ormai non sono più giovane per fare questo tipo di lavoro (attrice) o che sono “grassa”, o che non ho le capacità perhè donna di fare un lavoro come la regista oppure che metto in campo troppe competenze (sono giornalista, scrittrice, regista ed attrice e per passione mi dedico al canto). Un giorno parlando dei miei progetti con un personaggio del mondo dello spettacolo, mi ha preso in giro dicendo che sogno un mondo che non mi appartiene e che invece di perder tempo dovrei stare a casa ad occuparmi di un uomo facendo la casalinga, lasciando perdere strane idee di carriera o professione…. questo è il risultato di una società decadente dove le donne non sono rispettate, trattate peggio di animali o semplicemente zerbini per pulire le scarpe.
Qual è il tuo stato d’animo attuale?
Sono arrabbiata, frustrata, a volte mi sento inadeguata, sfiduciata, amareggiata, preoccupata, stanca. avvilita ma anche combattiva, ancora speranzosa nel cambiamento; alcuni giorni mi chiudo in me stessa divento apatica e piango, ci sono giorni addirittura che non vorrei esistere. Poi ascolto un pò di musica per farmi coraggio e dico a me stessa che se non lotto per me stessa, nessun altro lo farò quindi indosso “un’armatura e mi preparo alla guerra!”
Hai detto che hai ricevuto bullismo dalle donne, che significa?
Alcune donne (soprattutto nell’ambito professionale) si mettono in competizione e quando lo fanno sono malvagie, perfide, meschine e non aggiungo altro. Mi è capitato di subire tanta cattiveria, ingratitudine e sì bullismo da parte delle donne. A volte da “colleghe” nell’ambito della professione giornalistica altre volte da “attricette”, forse perché non le ho scelte per i miei progetti, perché non in linea con i miei valori etici. Ho sentito molti pettegolezzi alle mie spalle soprattutto da parte di donne che ho aiutato, “racconti fantascientifici” sulla mia persona che mi hanno ferito non tanto per il contenuto di parole senza senso e verità, ma sotto il profilo umano: per natura sono una persona generosa che cerca sempre di aiutare il prossimo e fa male ricevere tanta cattiveria da persone che consideri amiche che poi si rivelano fasulle.
Chi è Kaira?
E’ il mio alter ego, la mia metà, la mia “anima gemella”, il completamento della mia persona, un’altra me che viene dal passato e dal futuro e che nel presente lotta per i propri diritti, per veicolare un messaggio alla società affinché possa cambiare a favore dei diritti delle donne.
Come nasce questo personaggio?
Nasce da un esigenza intima e profonda, anche per esorcizzare il proprio dolore ed usarlo a fin di bene.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi e progetti?
Ho appena realizzato il calendario The legend of kaira 2024 con moltissimi artisti che ringrazio perchè hanno creduto in me come Raffaello Balzo, Daniela Fazzolari, Pascal Persiano, Roberta Garzia, Lulù Rimmel, Max Ulivieri, Stefania Visconti, Rinaldo Talamonti, Eleonora Manara, e tanti altri. il progetto gode di diversi patrocini come quello di International Tour Film festival, Tulipani di Seta Nera, Gruppo storico romano, Gruppo storico di Villa Adriana, Max in The world, Lover Give, Cavalieri di Gaia (associazione di cavalli) ecc. Per Capodanno sarò a Praga per un bellissimo evento e per presentare il calendario, il fumetto da cui si ispira ed il cortometraggio. Sto cercando di realizzare il 3° ed ultimo cortometraggio di questa trilogia per poi proporre sul mercato internazionale la produzione del film. Poi  vorrei finire (progetto iniziato quest’estate) la lavorazione della canzone “It  was just a dream” che si è interrotta perché ho dovuto cambiare musicista per motivi che non sto qui a raccontare.
Sogno nel cassetto?
Beh, ce ne sono diversi, ma il desiderio più grande è lasciare l’Italia ed iniziare un nuovo percorso lavorativo all’estero magari aprendo anche una mia azienda. Questo non è un Paese meritocratico non dà spazio alle donne e soprattutto politicamente troppo corrotto! Potrei stare qui per ore a raccontarvi le mille ragioni per non rimanere in un Paese che considero ormai finito e senza speranze!
Hai menzionato prima la tua anima gemella parlando di se stessa, ma c’è nel tuo futuro spazio per l’amore?
Ho sempre dato molto spazio all’amore in passato con il risultato di uscirne sempre a pezzi in tutti i sensi, purtroppo si vive in una società priva di valori, rispetto, amore e comprensione, di educazione, dove l’interesse viene prima di tutto, con queste premesse diventa difficile trovare qualcosa di puro e genuino, la porta del mio cuore al momento diciamo che è socchiusa, molto diffidente e ferita ma non meno  desiderosa di essere invasa di qualcosa di magico ed unico, ora si avvicinano le feste di Natale, chissà magari Babbo Natale porterà qualche dono anche a me….
Come deve essere il tuo uomo ideale?
Comprensivo e protettivo, ma allo stesso tempo deve lasciarmi il mio spazio. Da donna indipendente non tollero chiusure ed imposizioni e cosa importante incoraggiare le mie scelte soprattutto quelle professionali, non potrei mai avere accanto una persona che mi impedisca di realizzare i miei sogni.
Il tuo colore preferito?
Il rosa, perché nonostante tutto mi piace vedere il mondo ancora con l’ingenuità di una bambina!
A chi è dedicato “La leggenda di Kaira”?
A due donne, Loredana Nesci, poliziotto ed avvocato della contea di Los Angeles, morta nel 2015 per femminicidio e Rosanna Gambone, attrice e scrittrice che io stesso ho diretto e lanciato, scomparsa nel 2021. Due donne straordinarie che mi hanno incoraggiato e soprattutto che hanno creduto in me!
©Foto di Antonello Martone

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