L’appello degli esperti: “occorre che il mondo scientifico approfondisca la questione e che venga ascoltato senza pregiudizi dalla politica e dalle istituzioni sociali”
Martedì 3 ottobre, all’Hotel Nazionale di Roma, si è svolto l’evento “RIDUZIONE DEL RISCHIO come strategia di salute pubblica nell’eliminazione del fumo di sigaretta”, con l’obiettivo di discutere i dati scientifici di letteratura e la posizione espressa da società scientifiche e associazioni mediche (CIPOMO, FADOI, SIC) sul tema delle patologie del fumo correlate e sull’uso dei sistemi senza combustione, come le e-cig, i prodotti a tabacco riscaldato (Heated Tobacco Products – HTPs) e i prodotti ad uso orale (snus e nicotine pouches), quali alternative potenzialmente meno dannose per i fumatori adulti che altrimenti continuerebbero a fumare. Temi che saranno trattati durante la prossima Conferenza delle parti della Convenzione quadro per il controllo del tabacco dell’Organizzazione mondiale di sanità, che si svolgerà a Panama (dal 22 al 25 novembre) e che traccerà le direttive sulle politiche di controllo del tabacco.
Il tavolo di lavoro ha visto la partecipazione di Claudio Zanon, Direttore Scientifico Motore Sanità, Rossana Boldi, già Vice Presidente XII Commissione (Affari Sociali, Camera dei Deputati), Alessandro Malpelo, Giornalista Scientifico, Annamaria Parente, Presidente Commissione Sanità Diciottesima Legislatura, Enrico Rossi, Relazioni con le Regioni – Motore Sanità – (già Presidente Regione Toscana), Fabrizio Artioli, CIPOMO, Consulente per l’Oncologia di prossimità Regione Emilia Romagna, Fabio Beatrice, Primario Emerito di Otorinolaringoiatria in Torino, Fondatore del Centro Antifumo Ospedale SG. Bosco di Torino, Direttore Scientifico del Board di MOHRE, Fabio Lugoboni, Direttore USO Medicina delle Dipendenze AOU Integrata Verona, Professore Psichiatra Scuola di Specializzazione di Psichiatria e Medicina Interna, Università di Verona, Vincenzo Montemurro, Segretario Fondazione SIC (Società Italiana di Cardiologia), Savina Nodari, Vicepresidente Società Italiana di Cardiologia, Salvatore Novo, Professore Malattie dell’Apparato Cardiovascolare Università degli Studi di Palermo, Scuola Internazionale di Cardiologia Ettore Majorana Foundation, Giovanni Li Volti, Direttore del CoEHAR, Università di Catania, Filippo Pieralli, Coordinatore della Fondazione FADOI, Umberto Tirelli, Direttore Sanitario e Scientifico Clinica TIRELLI MEDICAL Group, Past Primario Oncologo Istituto Nazionale Tumori di Aviano.
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia ci sono ancora circa 10.5 milioni di fumatori. Gli esperti si sono confrontati sulla necessità di adottare politiche di sanità pubblica che affianchino le attuali politiche di contrasto e prevenzione al fumo, specialmente per gli Heavy Smokers (coloro che non vogliono o non riescono a smettere di fumare). Al fianco di queste politiche, in base all’esperienza concreta di un numero sempre più consistente di paesi in tutto il mondo, come Gran Bretagna, Svezia, Nuova Zelanda e Norvegia, i prodotti senza combustione stanno giocando un ruolo fondamentale nel ridurre il numero dei fumatori con effetti benefici sulla salute pubblica nel suo complesso. L’esperienza di questi Paesi dimostra come l’adozione del principio di riduzione del rischio possa accompagnarsi a più efficaci politiche per la prevenzione del fumo.
Studi scientifici indipendenti e recenti revisioni sistematiche della Cochrane Library, pubblicate su riviste ad elevato impact factor, indicano che l’uso di prodotti senza combustione riduce l’esposizione alle sostanze tossiche per coloro che passano completamente dalle sigarette a queste tipologie di prodotti non combusti. Secondo gli esperti il principio di riduzione del rischio, adottato in altre discipline mediche, potrebbe essere utile anche per ridurre il rischio di patologie correlate al fumo.
Gli esperti sono stati inoltre concordi nel sostenere che sono necessari ulteriori studi indipendenti per avvalorare l’uso dei sistemi senza combustione nella riduzione del rischio da fumo a medio e lungo termine, anche se l’evidenza sull’uso dei medesimi è in crescita e sia ormai dimostrata la riduzione di tossicità e l’esposizione a sostanze tossiche rispetto al fumo combusto. Alla luce di queste evidenze sono necessarie politiche che differenzino le sigarette dai prodotti senza combustione, a differenza di quanto prospettato dalla prossima Conferenza delle Parti della Framework Convention on Tobacco Control, che si terrà il prossimo novembre a Panama.