Intesa San Paolo: un anno di Gallerie d’Italia a Torino

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Andrea Cappello - Fotografo

Il 17 maggio 2022 apriva al pubblico il museo di Piazza San Carlo, il quarto delle Gallerie d’Italia della Banca

 

  • Cinque grandi mostre nel primo anno del museo con protagonisti Paolo Pellegrin, Gregory Crewdson, JR, Lisetta Carmi e l’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo
  • Due nuove esposizioni nel 2023: Mimmo Jodice (dal 29 giugno) e Luca Locatelli (dal 21 settembre)
  • Oltre 150 gli eventi, inclusi quelli del programma specifico #INSIDE
  • 1500 articoli pubblicati sul museo e su Torino in testate nazionali ed estere
  • 14 mila studenti accolti in 700 visite guidate e laboratori didattici

 

Compie un anno il museo delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo a Torino. Inaugurato il 17 maggio 2022, nel primo anno di vita il quarto museo del Gruppo, con Milano, Napoli e Vicenza, ha realizzato nei suoi diecimila metri quadri di percorso espositivo, cinque mostre dedicate ai più grandi fotografi contemporanei, ha ospitato oltre 150 eventi e accolto 14 mila studenti di ogni età. Si è posto da subito come centro di cultura di respiro nazionale e riferimento della Banca in città. Le Gallerie d’Italia di Torino hanno confermato la vocazione di offrire nella centrale Piazza San Carlo, il salotto di Torino, un luogo di riflessione permanente dove la fotografia esplora la complessità del mondo attuale con sguardi e linguaggi diversi. All’inaugurazione del museo torinese, che il progetto architettonico di Michele De Lucchi – AMDL Circle ha trasformato partendo dagli spazi dello storico palazzo, erano intervenuti i vertici della Banca e le istituzioni cittadine.

Sono state tre le grandi committenze originali commissionate da Intesa Sanpaolo a fotografi di fama internazionale in questo anno di attività: il cambiamento climatico di Paolo Pellegrin “La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia” (curatela: Walter Guadagnini con il contributo di Mario Calabresi), le fragilità sociali con Gregory Crewdson. Eveningside (a cura di Jean-Charles Vergne) e le migrazioni con l’artista JR nella mostra in corso, allestita fino al 16 luglio in collaborazione con la Fondazione Compagnia di San Paolo per la curatela di Arturo Galansino. In questo anno di attività, è stata inoltre avviata la rassegna “La Grande Fotografia Italiana” curata da Roberto Koch e dedicata ai maestri della storia della fotografia italiana del ‘900, con la mostra dedicata a Lisetta Carmi “Suonare forte” (a cura di Giovanni Battista Martini), ora esposta a Villa Bardini a Firenze, sede della Fondazione CR Firenze.

Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo e Direttore delle Gallerie d’Italia, commenta: “In ciascuna sede delle Gallerie d’Italia – Milano, Napoli, Vicenza e Torino -, Intesa Sanpaolo propone collezioni e progetti in sintonia con il contesto della città. Per il museo di Piazza San Carlo è risultata naturale la scelta di destinarlo alla fotografia e al mondo digitale, guardando alla storia della città e alla sua attitudine all’innovazione. Le Gallerie in questo primo anno si sono rivelate già parte viva della città, un’appartenenza che si costruisce e si afferma grazie al dialogo costante con i principali attori del territorio come la Fondazione Compagnia di San Paolo, il Castello di Rivoli, CAMERA, con la partecipazione a fianco di importanti iniziative torinesi, da Artissima al Salone del Libro, alle Nitto ATP Finals. Il lavoro fatto insieme ha l’obiettivo di sottolineare l’identità di Torino come grande laboratorio di cultura contemporanea e di idee creative.”

Alle Gallerie d’Italia – Torino ha preso sede l’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo che si compone di circa 7 milioni di scatti realizzati dagli anni Trenta agli anni Novanta del ‘900 da una delle principali agenzie di fotogiornalismo italiane, a cui è stato dedicato l’approfondimento “Dalla guerra alla luna 1945-1969. Sguardi dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo”, a cura di Giovanna Calvenzi e Aldo Grasso.

Al primo piano, nelle sale auliche che hanno visto storicamente dipanarsi la vita del Sanpaolo IMI fino alla fusione con Banca Intesa nel 2007, è inoltre esposta una selezione di opere dalle collezioni del Gruppo tra cui il ciclo pittorico dell’antico Oratorio della Compagnia di San Paolo di proprietà della Banca con episodi della vita del Santo.

Sono oltre 150 gli eventi svolti negli spazi del museo da maggio 2022 a oggi, di cui 30 nell’ambito del programma collaterale alle mostre #INSIDE al quale hanno partecipato importanti protagonisti della cultura italiana come Mario Calabresi, Luca Sofri, Francesco Costa, Stefano Mancuso, Cecilia Sala, Jonathan Lethem. A partire da questa settimana prende avvio il nuovo palinsesto di eventi musicali OPEN MACHINE.

Il museo è anche luogo di lavoro per molte persone, per lo più giovani, tra cui storici dell’arte, guide, operatori organizzativi e culturali, tecnici. Numerose le iniziative in collaborazione con istituzioni museali e culturali, associazioni e organizzazioni sono state ospitate contribuendo così ad alimentare la vivacità culturale di Torino. Oltre 150 giornalisti italiani e stranieri ospiti di Intesa Sanpaolo sono venuti espressamente a Torino per visitarlo, apprezzando così la città e il suo centro storico. Nel suo primo anno di vita il museo è stato recensito in 1.500 articoli.

L’attività didattica dedicata alle scuole, sempre gratuita, ha visto 14 mila studenti di ogni età coinvolti in circa 700 visite guidate e laboratori didattici. Avviata inoltre l’attività a favore di pubblici con difficoltà in collaborazione con realtà torinesi del terzo settore.

Nel corso dell’anno è stata avviata inoltre l’offerta di ristorazione con l’apertura dello storico Caffè San Carlo e del nuovo ristorante Scatto con gli chef Costardi Bros.

 

Le prossime mostre

Nel corso di quest’anno arriveranno alle Gallerie d’Italia – Torino altre due importanti mostre: la prima dal 29 giugno 2023 al 21 gennaio 2024 dedicata a Mimmo Jodice, a cura di Roberto Koch e con un contributo video di Mario Martone. La seconda dal 21 settembre 2023 al 18 febbraio 2024 è “The Circle”, commissionata a Luca Locatelli (Pavia 1971) a cura di Elisa Medde in collaborazione con la Ellen MacArthur Foundation di Chicago di cui Intesa Sanpaolo è partner strategico dal 2016.

 

Mimmo Jodice

Dopo il successo dell’esposizione dedicata a Lisetta Carmi, il secondo appuntamento della rassegna “La grande fotografia italiana” sarà dedicato a Mimmo Jodice (Napoli, 1934). Protagonista nel dibattito culturale che ha portato alla crescita e successivamente all’affermazione della fotografia italiana anche in campo internazionale, sin dagli anni Sessanta impiega la fotografia nella sua doppia valenza di strumento di analisi del reale e di indagine introspettiva. I suoi esordi avvengono a stretto contatto con il tessuto culturale e sociale della sua città natale, Napoli. Negli anni Settanta sperimenta nuovi linguaggi tecnici e la materialità dell’oggetto fotografico, utilizzando al tempo stesso la fotografia come strumento di impegno sociale. Dagli anni Ottanta la figura umana non è più fisicamente presente sotto il suo obiettivo e il centro della sua ricerca diventa invece il paesaggio, inteso come paesaggio di natura, di civiltà, di memoria e di sogno.

 

Luca Locatelli

Le committenze delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, che affidano a importanti fotografi la realizzazione di progetti dedicati ai grandi temi dell’attualità, proseguono dal 21 settembre 2023 al 18 febbraio 2024 con la mostra «The Circle», commissionata a Luca Locatelli (Pavia 1971) a cura di Elisa Medde in collaborazione con la Ellen MacArthur Foundation di Chicago, la maggiore fondazione al mondo impegnata a sostenere la Circular Economy e di cui Intesa Sanpaolo è dal 2016 l’unica financial institution con il rango di strategic partner.

Nel 2020 il fotografo italiano ha vinto il primo premio del prestigioso World Press Photo nella sessione Environment Stories e ha passato molti anni a documentare e ricercare le esperienze più significative nell’ambito della “economia circolare”. Per Intesa Sanpaolo Locatelli ha viaggiato attraverso l’Europa alla ricerca di pratiche e storie emblematiche e replicabili che aprano il dibattito sulla transizione ecologica e sullo stato del pianeta. Una mostra che esplora il nuovo paradigma di sviluppo promosso e sostenuto dall’Unione Europea in una prospettiva di crescita economica sostenibile.

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